Recensione di Beatrice On 27-Nov-2023
La verità è un’illusione di cui si è persa la natura illusoria.
Mentre si dirige verso ovest, un guasto alla testata del motore costringe Eleonore a fermarsi nel bel mezzo della Bretagna.
Dovranno ordinare i pezzi di ricambio e le offrono come alloggio un bungalow in un campeggio sul lago, il posto non offre di meglio. Il luogo molto frequentato durante l’alta stagione vede in questo periodo la presenza di persone che hanno deciso di trasferirsi qui tutto l’anno. Si narra che il lago sia abitato da un mostro leggendario, una sorta di lochness pesce che non si manifesta ma che a lungo andare renderà turistico il campeggio e preziosa l’acqua del lago tanto da essere considerata miracolosamente curativa: una sorta di acqua di Lourdes. Popolata da persone alternative ed eccentriche che suonano, cantano e ballano al ritmo di Believe the unseen… Eleanore prolunga il suo soggiorno procrastinando il ritiro dell’auto fino a decidere di metterla in vendita.
Quanto credete nell’ invisibile qualunque esso sia può attirare l’interesse di persone che decidono di trasferirsi o di recarsi in un luogo che promette l’incredibile? Cosa le persone sono disposte a fare pur di ravvisare una entità che sia segno illusorio di speranza, di guarigione, di futuro?
Uscire da un macro sistema per sottomettersi ad un micro sistema alternativo tuttavia speculare sembra il bisogno inesauribile dell’ umano con la sua volontà servile di credere in qualcosa nonostante le menzogne millenarie, nonostante “ la morte di Dio”, nonostante il nichilismo passivo.
Un film piccolo e strampalato che fa riflettere su quell’umano troppo umano disposto a costruire senza sosta il castello di sabbia dell’illusione necessaria.
Nulla è più facile che illudersi, perché ciò che ogni uomo desidera, crede anche che sia vero.
27-Nov-2023 di Beatrice