WHITE GOD - SINFONIA PER HAGEN WHITE GOD

Kornel Mundruczo

1h 59m  •  2014

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Recensione di Beatrice On 20-Aug-2023

TUTTO CIO' CHE E' TERRIBILE E' QUALCOSA CHE HA BISOGNO DEL NOSTRO AMORE

Budapest contemporanea: una legge dispone l'applicazione di una tassa sui cani bastardi e questo comporta l'abbandono di molti animali ridotti ad essere portati nei canili.

La tredicenne Lili, deve trascorrere con il padre un lungo periodo e il suo amatissimo cane meticcio Hagen verrà abbandonato per strada dal genitore.

Lili non esiterà a cercarlo ossessivamente mentre il suo cane finirà in un canile, poi sfruttato da un barbone e infine addestrato per i violenti combattimenti di cani.

Hagen affinerà un forte istinto di sopravvivenza e come in una amara fiaba diventerà il capo di una rivolta che seminerà il panico nella città di Budapest.

Nel frattempo la grande passione di Lili per la musica continuerà a farle suonare la tromba in una orchestra che sta preparando per l'ultimo dell'anno un concerto sulla Rapsodia Ungherese n.2 di Franz Liszt che inizia con un Lento Capriccio in Fa e confluisce immediatamente ad un Andante mesto, costituente il tema del Lassan con un tono cupo, scuro, formale e solenne che sembra il preludio di qualcosa che sta per accadere.

Metafora ammonitoria sul rapporto tra le specie e le subalternità: i bianchi occidentali e le loro caste con i rancori e i risentimenti che infuriano dall'altra parte.

Se si è convinti che Dio è bianco si perpetuano le negazioni delle minoranze e i tentativi di addomesticamento. La ribellione incarnata contro il genere umano da parte dei cani NON di razza, risponde alla barbarie della negazione e della reazione. Vendetta, rabbia e eroismo sembrano in agguato se non si prova a mettersi nei panni dell'altro.

Una fiaba reale, sebbene troppo frammentata; un film critico sulle elite al potere; uno spaccato morale e politico interpretato da 250 cani e dall'incredibile talento di Zsofia Psotta.

Mundruczo non esita a fare arte che non rinunci alla sua posizione critica, al suo tentativo di apporre uno specchio che rifletta quello che non si vuole vedere. Un'umanità di serie B è rappresentata dai cani "diversi per razza", quei bastardi, un pò revenants che si ribellano.

Una feroce critica di stampo politico, una forte denuncia, una impietosa satira sociale.

Solo l'arte sembra placare gli animi, e con la musica finalmente il silenzio della riflessione.

20-Aug-2023 di Beatrice