
Recensione di Beatrice On 31-Aug-2024
Dalle regioni dell’intensità non si torna mai del tutto interi.
Torre Annunziata, Campania.
Jasmine è proprietaria di un salone da parrucchiera. Si reca da una cartomante ma non vuole dare indicazioni ne fare richieste specifiche.
Sa quello che vuole ma intraprende un percorso di elaborazione personale nel quale sente il dovere di coinvolgere tutti i componenti della famiglia, nei limiti del possibile .
Un immagine ricorrente la tormenta: da quando il padre è morto lo sogna continuamente con una bambina bionda che le corre tra le braccia; quel padre che le aveva sempre ripetuto che doveva avere una bambina.
Inizia a pensare ad una adozione, dopo tre figli e il terzo cesareo non se la sente. Nel suo negozio lavora anche il figlio maggiore di 23 anni, al quale inizia a parlare di questa sua intenzione.
Il marito vuole acquistare un magazzino a Capri per la sua attività di carpenteria, hanno molte spese e un finanziamento. L’adozione ha un costo ingente e Jasmine, inizialmente contraria decide insieme alla sorella di accettare il risarcimento per la morte del padre morto di cancro come operaio all’Ilva di Napoli-Bagnoli, per aver inalato amianto.
Il marito la ama incondizionatamente e seppur contrario all’adozione sa benissimo che lei non si arrenderà pertanto la asseconda.
La burocrazia intricata, i dubbi sul sesso eventuale dell’adozione impossibile da scegliere, le eventuali invalidità psichiche o fisiche del bambino/a… i costi ingenti non la fermano.
Il contatto è con un orfanotrofio in Bielorussia dove si recheranno i due futuri genitori adottivi.
Una storia vera, la storia di Marilena Jasmine Amato raccontata attraverso gli occhi e i corpi di tutti i componenti della famiglia, veri, unici, straordinari interpreti della loro insolita esperienza di vita.
Jasmine è una donna inarrestabile, confessa al marito di non stare bene, le manca qualcosa e questo dolore è la mancanza di una figlia femmina.
Tutto è così coinvolgente e travolgente durante la proiezione da sembrare incredibile.
Il volto inquieto e intensissimo di questa donna si riflette nell’amore per la sua famiglia ma anche nell’uomo che l’accompagna in questa avventura.
Il desiderio inarrestabile genera la determinazione che a sua volta partorisce passione e ostinata, caparbia progettazione.
Il racconto della naturalezza, urgenza e immediatezza di un desiderio insopprimibile di un sentimento inspiegabile, estremo e istintivo, inconsciamente eccessivo, tuttavia assolutamente intelligibile e decifrabile.
È la sottrazione che dà forza, è dall’assenza che nasce l’intensità.
La via si percorre passo dopo passo. Se un passo è intenso e perfetto, lo sarà anche quello successivo.
31-Aug-2024 di Beatrice