THY WOMB

1h 40m  •  2012

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Recensione di Beatrice On 23-Jun-2023

Un parto in diretta. Shaleka è una levatrice ed è sposata con Bangas-an ma non possono avere figli. Sono musulmani e vuole pertanto trovargli una seconda moglie, per dare alla luce un bambino.

Abitano sulle case mobili dell'isola di Tawi Tawi e sono Bajau, ossia nomadi dI mare, pescatori di tradizione, in un meraviglioso mare incontaminato, colmo di bambini che giocano e di guerriglieri che sparano. La natura è meravigliosa e fertile, la precarietà economica è evidente e per le famiglie la dote che il futuro marito deve portare è fonte di sostentamento. Riusciranno a trovare una donna giovane e bellissima dietro pagamento di 150.000 pesos di dote insieme a oro e altri doni.

Sterilità e fertilità, tradizione e cultura, rassegnazione e dignità di un popolo adattato ad una geografia maestosa e ad una realtà conflittuale. La levatrice prima moglie farà nascere il figlio di Bangas-an decretando il compimento della condizione della seconda moglie.

La conservazione dei cordoni ombelicali, la visione totale del parto, lo sgozzamento di un vitello, la purificazione di una donna per il matrimonio.

Importante è la felicità del marito: le donne sono per mettere al mondo i figli, altrimenti non si giustificano. Nascerà un maschio e si confermerà il volere di Dio.

Siamo funzionari della specie, niente più.

L'ironia della sorte, la magia della vita, l'incantesimo della riproduzione: il film-documentario etnografico di Mendoza, ritrae la bellezza della natura, la crudeltà di una cultura anche religiosa, l'inviolabilità di una condizione doverosa. Pieno di amore e di dolore per la sua terra, una poesia, un magico, racconto, un feroce ritratto.

23-Jun-2023 di Beatrice