
Recensione di Beatrice On 26-Jun-2023
Manchester 1903. Sotto la guida di Emmeline Pankhurst e delle sue figlie le donne inglesi assistono alla nascita del movimento per il suffragio universale in quanto escluse dal voto insieme ai detenuti, i malati di mente e gli uomini dei ceti meno abbienti.
Nel 1906 il quartier generale del movimento viene spostato a Londra e negli otto anni che seguiranno, la lotta sarà pubblica e feroce.
Londra 1902. Le donne non hanno diritti che non siano il dovere di lavorare in fabbrica almeno 13 ore al giorno sin da quando sono bambine e di subire molestie dai padroni, senza avere alcun diritto sui figli.
Ecco la storia di Maud Watts, sposata con un figlio.
Lavora in una lavanderia umida e pericolosa e per effettuare una consegna assiste ad una manifestazione violenta, durante la quale le Suffragette stanno spaccano le vetrine dei negozi; qui incontra la collega Violet da anni violentata e picchiata dal marito.
Inizialmente Maud è reticente ad unirsi alla lotta ma presto conosce Edith, una farmacista che insieme al marito gestisce una base segreta della Suffragette, e l'attivista dell'alta borghesia Alice che invita le donne della lavanderia in Parlamento a rendere testimonianza delle loro condizioni di lavoro; inizia così a sentirsi fortemente coinvolta dalla causa.
Durante le proteste le donne vengono caricate, picchiate e arrestate. Accade anche a Maud di trovarsi in carcere e una volta uscita troverà il marito Sonny pronto a cacciarla di casa e a prendere una tragica decisione rispetto al figlio sulla quale Maud non ha il diritto di esercitare alcuna opposizione.
Intanto la donna è continuamente sorvegliata dall'ispettore Steed, funzionario della polizia metropolitana incaricato dell'operazione segreta di sorveglianza.
Maud si troverà senza dimora, senza lavoro e in attesa di giudizio.
Il termine Suffragetta fu coniato in senso derisorio dalla stampa britannica ma le attiviste se ne appropriarono per attirare l'attenzione sulla loro lotta per l'eguaglianza.
Interessante il modo di rappresentare la complessità delle reazioni degli uomini di quei tempi: il concetto di uguaglianza dei sessi era estraneo al modo di pensare della maggioranza e avere una moglie che facesse parte del movimento era fonte di vergogna; il film riesce tuttavia a ritrarre figure maschili, simpatizzanti del movimento, che svolsero un ruolo chiave nell'organizzazione della causa.
La documentazione ritratta evidenzia quanto sia lontana dalla conoscenza dell'opinione pubblica il movimento e l'entità della sua portata esistenziale che spinse le Suffragette a intervenire violentemente e a subire la brutalità della reazione della polizia, sotto forma di pestaggi o di alimentazione forzata.
Costoro furono spesso ritratte in modo satirico come brutte bisbetiche, condannate come femmine isteriche, responsabili di distorcere volutamente e fisicamente il volto e la forma della donna-madre ideale, pura e femminile, mentre lo scoppio della prima guerra mondiale le vide consacrate al sostegno dello sforzo bellico.
Il film sembra ritrarre qualcosa di inedito e di mai raccontato. Anche i libri di storia ne tracciano brevi e sommari accenni.
Molte figure femminili sono il ritratto di donne realmente esistite come quello di Emily, la donna ferita a morte dal cavallo di Re Giorgio V durante il derby di Epsom, si presume durante il disperato tentativo di attirare l'attenzione della stampa con la bandiera delle Suffragette.
Qualunque fosse stata la motivazione, come spesso accade, occorre un martire per concentrare l'attenzione dell'opinione pubblica.
Anche i colori della pellicola evidenziano i contrasti tra il viola il bianco e il verde, le tonalità del movimento e i non colori freddi e grigiastri, determinati dai luoghi di lavoro, delle prigioni e delle centrali della polizia.
Un film dalla forte carica emotiva soprattutto per chi vuole avere, lottare e conquistare un voce, che sia interessato alla giustizia e al rispetto dei diritti umani.
Un drammatico racconto di come sia importante recuperare il significato di un linguaggio femminile per rendere consapevoli del fatto che la discriminazione e il sessismo esistono ancora in modo più o meno evidente in base ai contesti sociali, politici e geografici.
26-Jun-2023 di Beatrice