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Emmanuelle Bercot

1h 43m  •  2010

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Recensione di Beatrice On 20-Aug-2023

Trasmesso in Francia in prima serata su Canal + e ispirato al libro "Mes chères ètudes", racconta la storia vera di Laura, una studentessa universitaria di 19 anni, che vuole diventare interprete e traduttrice con il sogno di viaggiare.

Laura è una ragazza povera, lavora in un call center per mantenersi agli studi ma ogni settimana è sempre più difficile, i soldi non le bastano neanche per mangiare: tasse universitarie, libri, alloggio.

Una sera colta dalla disperazione inizia a cercare su internet qualcosa che possa aiutarla e la fa sorridere un uomo che cerca studentesse promettendo "scambi di tenerezze".

Inizierà così un vortice nella prostituzione che dalla prima immagine del primo incontro, simile all'iconografia che raffigura Teresa D'avila sottoposta a torture, la vedrà vittima di un commovente distacco dal suo corpo nella violenza feroce che si autoinfligge.

Esperienze che non riusciranno mai a renderla partecipe, rimarrà sempre disgustata scrutando l'orologio per accertarsi che il tempo del corpo venduto stia per scadere.

Scadrà presto anche il tempo di questo "lavoro", Laura lo sa che questo periodo finirà.

Attraverso il tema della prostituzione studentesca la regista dichiara di aver voluto restituire nel modo più realistico possibile l'esperienza vertiginosa e dolorosa di questa ragazza, con sommo rispetto, diventando al contempo un tutt'uno con lei, senza voyeurismi, nè cadute glamour ma raccontando una storia assolutamente realistica e verosimile.

"E' stato incontrando Laura", continua la Bercot, " scoprendo il suo vero volto, che mi sono resa conto dello shock che aveva vissuto, di ciò che è, di ciò che rappresenta, del mondo col quale si è confrontata e di tutto quello che si è inflitta".

In Francia i dati testimoniano che circa il 10% delle studentesse si rassegnano a prostituirsi part-time e prima di farlo si confrontato discutendo sui forum insieme alle altre ragazze.

In Italia il fenomeno è in forte espansione anche per le minorenni e solo vedendo questo film possiamo riuscire a comprendere di quale fenomeno si parla, un fenomeno che parte dalla distorta percezione del proprio corpo che invade le identità in modo pressoché irreversibile.

Corretto, asciutto, forte atto di testimonianza di un fenomeno ancora non rappresentato, un film che si tatua in modo indelebile, che non può lasciare indifferenti, che si deposita inevitabilmente tra le immagini del nostro vissuto.

20-Aug-2023 di Beatrice


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