SETTE OPERE DI MISERICORDIA

Gianluca De Serio

1h 43m  •  2011

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Recensione di Beatrice On 27-Jun-2023

Lei, Luminita, dorme per strada, si fa una fototessera, si lava nei bagni pubblici, ruba e ha un "amico" in un obitorio con il quale sta tramando qualcosa.

Lui, un uomo anziano, malandato che vive in un appartamento mal messo, ha un cane, due fedi, una all'anulare una al mignolo, qualcuno che ritira dei cerchioni delle ruote mentre lui fa bruciare le gomme, qualcuno cui deve dei soldi, ne nasconde molti in una betoniera. Deve andare spesso in ospedale dove lo vede Luminita che va lì per rubare i pasti lasciati dai malati.

Prima opera di misericordia: Visitare gli infermi.

Lei continua a rubare e a portare i soldi ai suoi "padroni" che la fanno dormire in un furgone.

Seconda opera di misericordia: Dar da mangiare agli affamati.

Si capisce che colui che lavora all'obitorio le fornirà su pagamento l'identità corredata di documento di una donna deceduta. Le consegna qualche pasto avanzato dell'ospedale.

Terza opera di misericordia: Alloggiare i pellegrini.

Lei segue l'anziano fino a casa, lo aggredisce, lui le porge il portafogli e lei lo lega chiudendolo in uno stanzino dove lo lascia portandogli il cibo in una ciotola e facendolo mangiare come un cane.

Alloggia nella sua casa, si fa una doccia e dorme finalmente in un letto.

Quarta opera di misericordia: Dar da bere agli assetati

Rapisce un neonato ai suoi padroni e si capisce che è d'accordo con qualcuno che probabilmente vorrà venderlo. Lo porta nella casa dell'anziano che viene slegato e lasciato libero di girare; il bambino piange continuamente e lui lo disseterà.

Nel frattempo il giovane al quale l'anziano doveva dei soldi lo va a cercare ma lei non apre la porta e fa pensare che non ci sia nessuno.

L'indomani quando lei torna non trova più nessuno né l'anziano né il bambino.

Quinta opera di misericordia: Visitare i carcerati.

Lei lo minaccia, vuole sapere dove ha messo il bimbo. Lei si sdraia, lui la spoglia e le da abiti da indossare.

Sesta opera di misericordia: Vestire gli ignudi.

Lei gli fa da infermiera, lo spoglia, lo lava, lo riveste. Lui si accascia su di lei. Vanno in ospedale.

Settima opera di misericordia: Seppellire i morti.

Si addormentano in ospedale, poi tornano a casa.

Lui consegna all'operaio il pacco di soldi che conservava e riporta il bimbo a lei che lo riconsegna ai "padroni"; costoro la picchiano violentemente.

Lui sopravvive come un anziano molto malato con qualche segreto, forse, lei cerca di vivere alla giornata, cercando di ottenere, illegalmente un documento di identità e in un modo o nell'altro compie opere di misericordia anche se sono il mezzo per raggiungere il fine delle sopravvivenza.

Per poco si prendono cura l'uno per l'altra, reciprocamente compiono opere di misericordia.

Solo l'ultima misericordia sembra incompiuta per mancanza di morti da seppellire, bisogna pur vivere per morire!

Un film che non può lasciare indifferenti, uno squarcio di realtà spesso misconosciuta. Presenta in modo esemplare il messaggio cristiano di speranza da un lato e la vita disperata vissuta dall'altro: un conto è la regola un altro la sua applicazione, tra il dire è il fare c'è di mezzo il fine, sembra...

Un colpo imperfetto, un pò presuntuoso ma lascia il segno.

27-Jun-2023 di Beatrice