POONGSAN POONG-SAN-GAE

Juhn Jaihong

2h 1m  •  2011

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Recensione di Beatrice On 20-Aug-2023

Sul muro del dolore che separa la Corea del Nord da quella del Sud vengono affissi messaggi e desideri delle famiglie e degli amori distrutti dalla separazione forzata.

Poongsan è un eroe, un super-uomo che, valicando il confine con incredibile abilità e coraggio, cerca di colmare la distanza recapitando le lettere e i sentimenti delle persone costrette all'isolamento affettivo.

Un giorno una misteriosa richiesta di agenti governativi lo indurrà a ricondurre dal nord al sud In-oak, amante infelice di un potente disertore nord-coreano.

Costei avrebbe preferito morire che tornare da lui e i due durante il pericoloso viaggio si innamoreranno senza rivelarselo.

Al rientro il sospetto di questo illecito colpo di fulmine scatenerà la gelosia paranoica e ossessiva del disertore che farà degenerare la situazione in una guerra intestina tra agenti nord-sud.

Scritto e prodotto dal grande regista Kim Ki-duk non poteva non essere un capolavoro.

L'odio e i rancori tra nord e sud, tra comunisti filocinesi e capitalisti filostatunitensi, nel disvelamento del fatto che qualunque ideale politico viene rimesso in discussione dal denaro burattinaio di ogni individuo.

Nessuno si fida di nessuno: e la rappresentazione è quella di un uomo ridicolo ai limiti del grottesco....

Un noir politico-esistenziale sulla idiozia umana, una metafora della follia delle guerre.

Poongsan è il simbolo del dialogo che può realizzarsi solo attraverso il linguaggio dell'amore che non ha voce, nè bisogno di parole, proprio perché universale, ma destinato a soccombere.

Tra Nicolas Vinding Refn, vedi Drive, Johnnie To e Park Chan Wook, con la visionarietà di Kim Ki-duk.

Meraviglioso, perfetto anche per una mostra di arte cinematografica.

20-Aug-2023 di Beatrice