Nonostante

Valerio Mastandrea Questo film è stato presentato a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica Nonostante Drama • 2024 • 1h 33m

Recensito da Beatrice 28. August 2024

Non v’è rimedio per la nascita e la morte, salvo godersi l’intervallo.

Ci sono due realtà:

quella dei vivi e quella dei non ancora morti che a loro volta hanno due possibilità, morire o sopravvivere.

In entrambi questi due ultimi casi, tutto quello che avranno vissuto in questo limbo di non morte o non vita verrà dimenticato.

Sebbene vivano una dimensione di amicizia, emozioni, amore, affetti, condivisione, osservano la vita dei vivi, vivendo in mezzo a loro, a loro insaputa.

Questi ultimi non si accorgono della loro presenza, non comprendono molte cose, almeno così sembra.

Loro, invece, i protagonisti, in realtà sono in coma, e si osservano mentre lo sono; ogni tanto arriva un vento impetuoso che sta per portarli via, è la morte che rivendica la sua presenza.

Non hanno nomi, perché non hanno una identità, sebbene siano molto consapevoli della loro condizione, irrinunciabile NONOSTANTE tutto.

In questo ospedale alcuni sono al letto da anni ormai e se qualcuno si risveglia sembra un miracolo… o forse una perdita, dipende dai punti di vista.

La morte è un processo rettilineo. C’è della lentezza nella parola “processo”, una lentezza fatale, il destino insomma.

Una ironica, sarcastica, tragica, inquieta riflessione sulla vita e sulla morte, sull’implacabile caducità dell’esistenza.

Alcuni sono li, a causa di un banale incidente stradale, altri, come il protagonista, perché un bambino gli è caduto addosso dal secondo piano… originale!

Siamo tutti malati, non conviene affezionarsi neanche in questa condizione di semi-morte o semi-vita, la stanza prima o poi dovranno lasciarla tutti lo si voglia o no.

Una metafora surreale fin troppo reale sull’esistenza, la conclusione, la consapevolezza e la misconoscenza.

Non decidiamo la nostra vita, né tantomeno la nostra fine ma siamo in balia di una miriade di intermezzi pescati qui e lì dal caso.

Il significato dipende da noi, dal proprio vissuto, esperienze, traumi, conflitti: il senso è sconosciuto.

La vita è una casa fragile, precaria, ridicola e grottesca.

Certo oltre alla vita e alla morte procurarsi anche un’altra dimensione sembra proprio andarsela a cercare! Ma chissà… avremo anche questo nel nostro destino meravigliosamente crudele e tragicamente visionario!

La vita può essere capita all’indietro, ma va vissuta in avanti.

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