MOMMY

Xavier Dolan

2h 20m  •  2014

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Recensione di Beatrice On 20-Aug-2023

Bambino iperattivo adolescente in preda ad impulsi violenti, Steve entra e esce da riformatori e ricoveri psichiatrici. Trova la madre ad accoglierlo, anche lei su di giri, turbolenta, condita e piuttosto sguaiata. Sempre alla ricerca di una casa e di un lavoro per mantenere lei il figlio e per pagare gli avvocati fa conoscenza della nuova vicina di casa, una donna dimessa, inquieta e balbuziente. Il suo nome e' Kyla e porterà una ventata di amore e tenerezza nella casa di Diane, quasi ad eleggerla sua prima abitazione. Sposata e con una figlia sembra nascondere segreti e difficoltà irrisolti. Ama Steve e si dedica alla sua educazione e al suo percorso scolastico. Sembrano inseparabili e condividono tutti e tre momenti di gioia, spensieratezza, amore. Sebbene sembri tutto andare per il meglio, tra pranzi e passeggiate in skate, l'organizzazione di un viaggio presenterà una situazione tragicamente imprevedibile. Il grande amore indissolubile tra figlio e madre con sogni borghesi squarcerà un orizzonte abissale.

L'apertura di un irrisolvibile punto di domanda aprirà la conclusione dell'ultimo lungometraggio di Dolan... Una madre responsabile, complice e devota alla causa rivelerà la sua parte ambigua, divorante, matrigna.

Una visione disperante del rapporto madre figlio in un mondo nel quale la figura maschile è la grande assente.

140 minuti di grande cinema, intenso e barocco, invadente e seduttivo. Un grido di aiuto e ricerca, un bisogno di riconoscimento e un tentativo disperato di richiamare l'attenzione.

Edipo insieme a Steve rimane incastrato nel complesso di tragica e psicoanalitica memoria, mentre la solitudine affoga nell'abisso della ambiguità.

20-Aug-2023 di Beatrice