LESSON

Kim Kyung-Rae

1h 34m  •  2024

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Recensione di Beatrice On 14-Apr-2024

La vita è sostanzialmente incoerente e la prevedibilità dei fatti un’illusoria consolazione.

Kyung-min arriva in un posto ameno, sono tutti sdraiati su un prato, sono coppie, non danno segni di vita.

Lui si sdraia e gli altri si alzano e vanno via.

E’ un sogno.

Kyung-min è un insegnante di inglese. Solitamente impartisce lezioni nei coffe shop e chiede sempre quale è il motivo per il quale le persone vogliono migliorare il loro inglese.

E’ fidanzato con una Seong-hee, molto innamorata, la quale non vuole andare a vivere con lui perché è determinata a sposarlo.

Lo cerca, gli compra regali, lo invita a rimanere a dormire con lei e a guidare con prudenza.

Lui è apatico, non sembra provare per lei alcuna attrazione e porta avanti questa relazione per forza di inerzia.

Un suo amico gli fa notare di essere codardo in quanto non trova il coraggio di troncare.

Una nuova studentessa, lo incuriosisce: Young-wo

Ha un atteggiamento piuttosto freddo e distaccato e vuole migliorare il suo inglese per vedere i film senza sottotitoli.

Lei insegna pianoforte e dal momento che lui vuole riprendere a suonare decidono di fare un cambio di lezioni: lui le insegna l’inglese e lei il pianoforte.

La ragazza ha una splendida casa, eterea, essenziale, design, con molte finestre e lo invita a suonare il suo pianoforte, uno Yamaha a coda.

Tra loro nasce un rapporto strano, lui è molto attratto lei sembra meno interessata.

E’ già stata sposata e mentre lui le rivela di volere qualcosa che non svanisca, come un diamante, lei gli confessa di preferire le relazioni a termine.

Lui tuttavia continua a frequentare Seong-hee la quale gli chiede per l’ultima volta se vuole un figlio e se vuole sposarla ma lui conferma il no.

Anche lei fa un sogno che sembrava realtà… lui che suona il piano per un’altra.

Alcune scene si ripetono identiche con protagonisti diversi: il ruolo di Kyung-min e della fidanzata ora sembrano speculari tra la nuova ragazza e lui stesso.

Come la fidanzata non capiva adesso è lui che sembra non comprendere o non voler comprendere…

What are we? Chiede lui continuamente alla nuova Young-won, che tipo di relazione è la nostra?

Lei ormai non vuole più vederlo.

Cosa eravamo le chiede? E lei risponde: “non eravamo niente”

Si può accettare di non essere amati, desiderati, rifiutati?

Può una relazione ribaltare completamente la propria visione delle cose?

La legge del contrappasso sembra il destino di Kyung-min

“Quando scrivo una sceneggiatura, cerco di pensare prima alla struttura. La struttura mi viene in mente come un’immagine, come i blocchi di Lego che possono essere spostati e alla fine si costruiscono in una forma.

Mentre progettavo la struttura di questo film mi sono imbattuto nel puntinismo di Georges Seurat. Mi ha dato l’idea di combinare due storie di linee temporali diverse, in quella che sembra una linea temporale cronologica, con la narrazione che trona all’inizio, alla fine”.

Con questo affresco che occhieggia alla Nouvelle Vague le considerazioni di Kim Kyung-rae, indicano contemporaneamente una modalità specifica di fare arte figurativa.

Le parole del regista richiamano anche a quella superficie con curiose proprietà come il nastro di Moebius che ha una sola faccia ma percorrendola ci si ritrova automaticamente sull’altra.

Così volendo dipingere una sola faccia del nastro, si dipinge inevitabilmente anche l’altra, una sorta di movimento interscambiabile e completamente percorribile senza interruzioni, come se ogni cosa che viviamo, sogniamo, proviamo è inevitabilmente causa e effetto, mezzo e fine di ciò che accade.

Il finale ne è l’esemplificazione più evidente.

Un film sofisticato, tra puntinismo artistico e nastro matematico, dove l’estetica si interseca con la razionalità mentre il calcolo si sottrae a qualunque prevedibilità.

Tutti gli autentici balzi avvengono di lato, Come scarti di un cavallo ( negli scacchi). Ciò che seguita a crescere in maniera lineare e prevedibile non ha alcuna importanza.

Decisivo è il sapere ricurvo e, in special modo, quello laterale.

14-Apr-2024 di Beatrice