LES JEUNES AMANTS

Carine Tardieu

1h 52m  •  2021

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Recensione di Beatrice On 20-Aug-2023

L’amore è uno scampolo mortale di immortalità

Pierre è un oncologo quarantacinquenne e durante il suo lavoro incontra Shauna, una donna di 70 anni, bellissima, realizzata e sicura di sé, ormai in pensione dopo una appassionata carriera come architetto. Costei non lascia indifferente il medico che torna a cercarla dopo essere stato chiamato per una urgenza.

Trascorrono quindici anni e il destino o la coincidenza li portano a rincontrarsi in Irlanda dove il medico si è recato con un amico collega.

Lui la ricorda molto bene mentre lei sembra non avere memoria di lui.

La donna ormai convive con una malattia neurodegenerativa, il Parkinson, anche se in apparenza non ha alcun sintomo evidente.

Pierre non riesce a nascondere la sua emozione mentre lei sembra spaventata: essere più vecchia di venti anni, avere messo a tacere la sua sessualità, la sensualità, la voglia di innamorarsi e di rischiare sono le paure di Shauna. A tratti la voglia di provare questa emozione si scontra con la malattia e il timore di non poter sostenere la prova: il fascino innegabile di una donna ancora bellissima si nutre del pudore di un corpo vissuto come inadeguato ad una storia sentimentale con un uomo troppo giovane per lei.

Pierre non vuole tuttavia arrendersi e il suo coinvolgimento mette a dura prova il rapporto con la straordinaria moglie, e con la vita familiare.

Questa sinossi può sembrare surreale… quando mai un maschio quarantacinquenne con moglie giovane e bellissima si innamorerebbe di una settantenne perlopiù malata?

Sembra una storia ai limiti del plausibile ma la sceneggiatura del film riesce a costruire un percorso estremamente attendibile, dove tutte le difficoltà che può incontrare una donna ultrassettantenne rispetto al proprio corpo e alla propria sensualità vengono a scontrarsi con il corpo di un uomo ancora giovane e ostinato ad amarla e a voler vivere con lei.

Tuttavia Shauna non intende cedere, il suo pudore è più forte di qualunque lusinga e vuole viversi la propria libertà di vita e di morte senza un uomo, qualunque sia, accanto.

Il rapporto con la figlia, con le nipoti, la citazione di un film che ha fatto la storia del cinema francese, la passione che corre e si interrompe sulla linea Parigi-Lione-Parigi, fa battere il cuore tra desiderio e disperazione.

Shauna è fortissima e terribilmente fragile, il tempo che resta va protetto e alimentato; Pierre ha molto più tempo davanti ma qualcosa è accaduto e accade tutti i giorni nella sua vita e lo pone sempre di fronte al dolore e alla perdita.

Un film sorprendente, la migliore rappresentazione del concetto della poesia Amore e Morte di Giacomo Leopardi: la regista restituisce un lavoro inquieto, quello dell’incontro dell’amore con la dimensione della morte così a lungo invocata dal grande poeta nel cosiddetto “ciclo di Aspasia”: l’amore e la morte sono le sole cose belle che ha il mondo, e le sole solissime degne di essere desiderate.

Un homme et un femme, si interrogano insieme sulle proprie vite, mentre qualcosa di incredibile accade ad entrambi: una possibilità unica, quella di incontrare il dolore del disfacimento del corpo, di incontrare l’esperienza della morte e di sostare con essa, di vivere un uno spazio ed un tempo dovuto ad una attrazione di corpi estranei eppur così intimi.

Amore e Morte
Ingenerò la sorte
Cose quaggiù si belle
Altre il mondo non ha non han le stelle.

20-Aug-2023 di Beatrice