
Recensione di Beatrice On 03-Sep-2023
Niente al mondo è in grado di esercitare una tale pressione sull’anima umana come il nulla.
Rovina, annientamento, bestia
Passato, presente, futuro
Classicismo, contemporaneità
Noto e ignoto
Visibile e invisibile
La paura di vivere e di amare
Sofisticata trasposizione cinematografica della novella di Henry James La bestia nella giungla.
Gabrielle lavora nella pubblicità, fa la modella e deve fingere di vedere degli oggetti su un set completamente verde.
La ritroviamo poco dopo nel passato dove re-incontra Louis, al quale aveva confidato qualcosa di terribilmente intimo ma è ormai sposata con un fabbricante di bambole.
Nel futuro Gabrielle sta cercando di capire se affrontare la purificazione del suo DNA attraverso il quale diventerà immune alle emozioni ormai considerate, nel regno dell’intelligenza artificiale, una minaccia.
Un puzzle disorientante di passaggi criptici e rivelatori, tra ambientazioni, vite, momenti, epoche diverse: d’altronde, come dice Gabrielle “ci sarà qualcosa di bello in tutto questo caos”.
Immersa in una vasca con un liquido nero attende l’intervento: uno strumento le penetrerà l’orecchio e si libererà dalle emozioni, ma c’è uno 0,7 % che non risponde al trattamento.
Nel passato si immergerà nell’acqua insieme a Louis, per fuggire al fuoco nella fabbrica di bambole.
Nel presente, vive in una splendida casa non sua di cui si occupa mentre i proprietari sono fuori e dove fa la babysitter; frequenta discoteche chiamate 1972 o 1980 e infine 1963, i cui anni sono riferiti al tipo di musica.
Qui è in cerca di compagnia, ma non incontra ragazzi e quando chiede alle ragazze di accoglierla la rifiutano chiamandola “puttana”. Si aggira tra possibili amicizie, paure, sensazioni incontrollabili e siti di preveggenza.
Ha ancora fiducia Gabrielle e vorrebbe che ne avesse anche Louis, ancora vergine a 30 anni, ormai ossessionato dai rifiuti delle ragazze: pubblica video online raccontando la sua condizione e alimentando sete di vendetta.
Ritiene di non meritare tutti quei no, ha una bella macchina, è un bel ragazzo e non riesce a giustificare e quanto mai a comprendere il motivo quindi il femminicidio è dietro l’angolo.
Nel passato Eros e Thanatos sono sempre stati uniti da una congiunzione, che serve ad associare tra loro le parole e si usa per coordinare due elementi che nella proposizione compiono lo stesso ufficio e sono in relazione.
Nel presente Eros è Thanatos, ossia coincidono e, se Eros che è pulsione di vita, amore, attrazione che ci spinge verso ciò che ci piace e che fornisce la motivazione a conoscere, progettare, agire, costruire, coincide con Thanatos che è pulsione di morte, dispiacere avversione, desiderio di distruzione e di porre fine ecco che subentra quel sentimento di rovina e di annientamento di cui parla Gabrielle.
Il futuro non prevede più né la coincidenza né tantomeno la congiunzione di Eros e Thanatos come forze complementari che regolano la vita psichica e biologica. E’ Thanatos che prende spazio e diventa una forza distruttiva, la bestia avvertita da Gabrielle, quella sensazione ignota, invisibile, quel cattivo presagio che la investe e che diventa una paura incontrollabile, sgomento, timore e tremore.
Da qui la necessità di annullare oltre agli altri anche questo sentimento paralizzante che provoca ansia, panico ma soprattutto angoscia: l’oscillazione della coscienza umana di fronte al nulla.
Cosa rimane tuttavia lo sa bene Gabrielle quando constata il fallimento della eutanasia dei sentimenti e re-incontra ancora una volta Louis, bello, amabile come sempre: ma qualcosa è oramai irreversibile.
La bestia è stata sconfitta e con essa la vita.
Più che frammenti, quelli di Bonello, sono schegge impazzite di un discorso amoroso inquadrato da una lente che guarda in modo lucido la distorsione irreversibile sulla quale incombe la bestia irrappresentabile della fine: il nichilismo è passato, di fronte c’è solo il nulla.
Veniamo da un inconcepibile nulla. Stiamo per un po' in qualcosa che ci sembra parimenti inconcepibile, solo per svanire ancora in un inconcepibile nulla.
03-Sep-2023 di Beatrice