
Recensione di Beatrice On 11-Jul-2023
Amici, mogli, figli non esistono più Non crescerà la barba così come i capelli I cacciatori non cercheranno me non mi troveranno Troveranno i loro cani morti abbastanza presto I loro denti incisivi cadranno nel sangue Mi nutrirò con uomini, uccelli, cervi Dimenticherò le parole Urlerò solamente Nei fiumi la notte sui monti all’alba Le mie mani piene di fango, sudore Ingannerò gli orsi marroni
Nell’antica Grecia l’oralità era il sistema privilegiato di trasmissione del sapere e come un antico aedo l’amico recita questi versi.
Sono in auto e il protagonista quarantenne lo ascolta rapito.
Vive in auto con la quale consegna il miele, cibo degli dei, e il datore di lavoro narcolettico e paranoico gli cronometra i tempi di ritardo.
Nessuno, come si fece chiamare Ulisse, dorme in auto e di notte mette le scarpe fuori.
Anche la moglie e i figli vivono in un’altra auto dove gli organizzano la festa di compleanno con relativa trota e candeline.
Siamo nella prima decade del 2000, periodo di recessione economica in Grecia.
Continua a girare la stessa rotatoria, invocando capo Sunio dove giace il Tempio di Poseidone, il dio del mare: Nessuno è il nuovo Ulisse, che cerca invano di intraprendere il suo viaggio.
C’è un uomo ferito a terra , quattro motociclisti lo guardano, uno di loro lancia una invettiva contro gli automobilisti; Nessuno guarda.
Nessuno è un nuovo Ulisse costretto a cambiare il suo mezzo di trasporto con una moto a causa della concorrenza e a cantare come un antico aedo la sua impossibile avventura.
Makridis prima di Miserere, racconta l’Odissea di un uomo alla ricerca della propria identità.
Distrugge la sua auto per iniziarsi alla moto, scottandosi la gamba sul tubo di scappamento; cambia le sue scarpe con gli stivali, mentre il miglior skipper del mondo fa la prova delle scarpe antiscivolo su una barca.
Dorme sulla moto, la moglie, lontana dalla Penelope che tesseva e disfaceva la tela, lo disprezza e va via con i figli.
Nessuno attenderà Nessuno,
O mare magnifico e tempestoso Perché hai ucciso migliaia di persone Se tu non esistessi non ci sarebbero le spiagge né i sottomarini Copri la migliore parte del pianeta Tu dai sale, energia, noi possiamo nuotare….
L’Ulisse contemporaneo si trova su una barca nel porto, non sa dove andare, fissa e canta il magnifico mare.
Babis Makridis, sorprendente artista della nuova generazione di registi greci fa continuamente i conti con una umanità messa a dura prova da dinamiche esistenziali irreversibili.
Attraverso la rappresentazione di volti seri, drammatici e estremamente credibili presenta situazioni assurde, surreali e tragicomiche dove il mare, la Grecia, la mitologia, la storia indicano un nuovo orizzonte e dove il cielo e il mare non trovano più il loro punto d’incontro.
Scritto insieme a Efthymis Filippou, collaboratore di Lanthimos, L indica in Learning, l’impossibilità di sapere laddove non c’è più nulla da imparare; la caverna di Platone è ormai la condizione umana.
Learning, non da lezioni di vita, costruisce un ritratto contemporaneo dei nuovi eroi senza meta, con un sguardo attento e indulgente verso chi non sa e non può vedere il ritorno da un viaggio senza Itaca.
11-Jul-2023 di Beatrice
Babis Makridis movies
MISERERE
2018