
Recensione di Beatrice On 28-Nov-2023
Chi si aspetta che nel mondo i diavoli vadano in giro con le corna e i buffoni coi sonagli sarà sempre loro preda e il loro zimbello.
Germania ovest, nei pressi di Rostock, vicino al mare.
Leon e Felix si stanno recando nella casa di famiglia di quest’ultimo per dedicarsi al lavoro.
Rimangono con l’auto in panne e devono raggiungerla a piedi caricandosi i bagagli in spalla.
Leon è uno scrittore e per lavorare ha bisogno di silenzio, pace e tranquillità, Felix deve realizzare un suo portfolio per l’Università di Arte di Berlino sul tema dell’acqua e lui ha deciso di ricorrere al mare.
Una volta raggiunta la casa in un luogo ameno, con un grande giardino si accorgono che c’è un gran disordine e la casa è abitata.
Felix chiama la madre per avere spiegazioni e viene a sapere che l’ha prestata alla figlia di una collega, una ragazza di origine russa di nome Nadja.
I due amici potranno pertanto condividere solo la stanza più piccola con estremo disappunto di Leon.
Vedono andare e venire la ragazza che va al lavoro e la sera quando provano a dormire non riescono perché si sentono forti rumori di qualcuno che si intrattiene piacevolmente in effusioni amorose.
Leon disturbato si cosparge di spray antizanzare e va a dormire in giardino e vede uscire dalla casa, nudo, un aitante ragazzo muscoloso che incontrerà il giorno seguente in spiaggia: il bagnino.
La leggerezza di Felix e della coinquilina disturberà il sobrio Leon che si è recato in quel posto solo per lavorare e incontrare il suo editore, ma i suoi piani non saranno quelli che si era prefissato in origine.
Tra cene, barzellette insopportabili, inviti in spiaggia, musica e leggerezza il panorama che si dispone intorno a Leon continuerà ad infastidirlo fino a quando le sue aspettative, impazienze e pregiudizi, verranno ampiamente messi in discussione.
Dalla centralità del suo vissuto di scrittore intellettuale, Leon dovrà fare i conti con il suo editore e con il giudizio di Nadja sulla sua ultima opera, inciampando clamorosamente sul pregiudizio che lo aveva accompagnato.
Una cena tutti insieme, bagnino compreso, sarà l’elemento di svolta della situazione: quella che Aristotele chiamerebbe l’indispensabile metabolè della narrazione, in questo caso cinematografica, ossia l’alterazione qualitativa della narrazione.
Ma intanto il cielo brucia e niente sarà più come prima per nessuno: non basta guardare senza vedere, né sentire senza ascoltare, il pericolo incombe insieme al cambiamento radicale dei luoghi, dei fatti e dei giudizi.
Una apparente commedia, divertente, intrigante e misteriosa si trasforma magistralmente in una grande lezione etica sull’impossibilità di cogliere superficialmente non solo la realtà geografica e topografica ma anche quella antropologica ed esistenziale.
Ogni forma essenziale dello spirito giace nell’ambiguità. Più questa forma si sottrae al paragone con altre, più da luogo ad una molteplicità di apparenze.
28-Nov-2023 di Beatrice