
Recensione di Beatrice On 30-Dec-2023
Il tempo speso in malo modo durante la gioventù è talvolta l’unica libertà che una persona abbia mai avuto.
Tara, la sorella Skye e l’amica Em atterrano a Heraklion, Grecia, per una vacanza sfrenata.
Sono tre ragazze britanniche piuttosto spavalde e intendono divertirsi, ballare, sballarsi e fare sesso: per Tara sarebbe la prima volta.
Arrivate nella città di Malia, prendono possesso della loro stanza, hanno un terrazzo con affaccio sulla piscina e fanno subito conoscenza dei vicini, due ragazzi e una ragazza.
Shot su shot, drink su drink, patatine fritte e vomito a gogo.
Feste techno nella piscina colma di adolescenti in calore, giochi con allusioni sessuali infantili, volgari e tutt’altro che erotici…
I risultati del GCSE ( General Certificate of Secondary Education, un sorta di maturità degli studenti inglesi a 16 anni circa) premiano Em, ritenuta un semi-genio, Skye ma non Tara che dovrà ripetere l’esame: proprio lei che deve sottoporre alla prova più intima il suo corpo…
Mentre il vicino Badger la corteggia senza esagerare, Paddy non ha remore nell’ approfittarsi dell’ingenuità di Tara inesperta e impreparata a dire NO.
La porta in spiaggia e qui accade l’irreversibile, tanto che l’adolescente rimane confusa e trascorre la notte con un gruppo di ragazzi e ragazze che le offrono compagnia.
Il giorno successivo cerca lo sguardo del seduttore che l’ha lasciata da sola dopo il rapporto non consensuale, ma lui la ignora abilmente.
Nonostante l’amica Em si accorga del suo disagio, Tara non racconta nulla: non vuole sentirsi inadeguata e fuori luogo, considerato il divertimento esasperato, superficiale e sconsiderato di tutti gli altri…
Dopo l’ulteriore “incontro” con Paddy, Tara è sempre più assorta e distante: quel volto brillante, sorridente, impavido e fanciullesco che l’aveva accompagnata in vacanza si è trasformato e il viaggio di ritorno sarà inevitabilmente diverso da quello di andata.
Adolescenza, divertimento, sballo non sono direttamente proporzionali al viaggio inteso come rito di passaggio all’esperienza con il proprio corpo, sottoposto a ritmi violenti e sgranati e sventati.
Il tema del consenso, della differenza sessuale, della contemporaneità apparentemente così libera e tuttavia condizionata dai ritmi incalzanti della adeguatezza al gruppo e all’immagine sociale.
Quella fase precaria dell’esistenza che è l’adolescenza, dove l’identità appena abbozzata non si gioca come nell’adulto tra ciò che si è e la paura di perdere ciò che si è, ma nel divario ben più drammatico tra il non sapere chi si è e la paura di non riuscire a essere ciò che si sogna.
Un’esplosione esistenziale è quella vissuta dalle tre ragazze ognuna a modo proprio, ciascuna con il personale disincanto, necessità di riconoscimento, attrazione, seduzione, abbandono, identità di genere, fragilità, conflitti interiori, traumi.
Un film per le giovani donne, per incontrare qualcosa di vissuto o anche di imprevisto; sull’impossibilità di programmare l’incontro con il proprio corpo che non sa e non può sapere fino a che punto è pronto al passaggio.
Un film per i giovani uomini, perché possano fare esperienza su cosa significhi relazionarsi all’altro che non è solo un corpo da perlustrare, penetrare, utilizzare ma di cui fare esperienza; un corpo da incontrare, interrogare, vivere.
La Walker, con la sua opera prima, ricostruisce la vacanza standard dei giovani di oggi, senza alcun giudizio, fotografando, ritraendo, documentando il comportamento, le frenesie, i desideri, le aspettative, il consumo, i godimenti e le differenze di genere del momento più inafferrabile, inconoscibile, imprevedibile e caotico della vita di ciascuno.
Lei, vittima a suo tempo di una aggressione sessuale, decide di affrontare, dopo un corto premiato a Cannes, il tema del non detto: di chi non riesce a verbalizzare, elaborare, esplorare l’incognita di esperienze vissute per timore del giudizio, dell’incomprensione, della vergogna.
Utilizzare il rifugio nella reticenza per stimolare la riflessione e il dialogo sul tema del consenso soprattutto, dello sguardo, della immedesimazione, della cura.
Per un momento terribile della sua vita un adolescente inganna se stesso; egli crede di poter ingannare il mondo. Egli crede di essere invulnerabile.
30-Dec-2023 di Beatrice