Recensione di Beatrice On 20-Aug-2023
E' la storia di tre donne:
Kazuko, una detective sposata e perseguitata da un'amante di cui è sessualmente dipendente, sta indagando sul ritrovamento di un cadavere composto da parti di corpo umano e da parti di manichino presso il quartiere dei Love Hotel, una sorte di zona a luci rosse, dove sembra siano scomparse molte altre ragazze.
Mitzuko è una insegnante universitaria, con una madre terribilmente autoritaria; di notte fa la prostituta e rischia continuamente la vita perchè il sesso è la sua ragione di vita.
Izumi è sposata con un famoso scrittore, conduce una vita isolata, è completamente dedita alla casa e al marito che non le rivolge alcuna attenzione nè sessuale nè relazionale. La quotidianità è scandita da piccoli e reiterati gesti quotidiani maniacali che la donna fa per il marito e che fanno cogliere molto bene la natura perversa della vita di questa coppia. Nonostante Izumi si rimproveri perchè dovrebbe bastarle "l'amore" del marito, non è soddisfatta della sua vita e lo scrittore facendole notare che quella non è la "casa di bambola" di Ibsen, la inviterà a cercarsi un lavoro. Incontrerà una donna che la condurrà a fare delle foto per poi indurla a realizzare film porno fino ad aprirle la strada ad una nuova vita e ad una diversa conoscenza di sè.
Conoscerà infatti Mitzuko che le farà scoprire le gioie del sesso attraverso i rischi e i pericoli della prostituzione in luoghi quali il Castello nel quale era stato ritrovato il cadavere/manichino della indagine condotta da Kazuko.
"Fino che la gente pensa che tu abbia un lato oscuro va bene ma poi scende l'oscurità".
"Ogni parola è carne, il significato della parola è il suo corpo e quando fai sesso per soldi tutto diventa chiaro", sostiene Mitzuko.
"Gli uomini pensano bene delle donne che scopano gratis e male di quelle che si fanno pagare".
Il Castello Kafkiano è il luogo della rappresentazione fisica del sesso estremo e della ricerca della morte.
Il film fa riflettere duramente sul tema della mercificazione del corpo femminile sia nella veste del sesso che della castità. Il corpo può essere simbolo della liberazione e della alienazione. La conoscenza di sè passa attraverso il corpo. Il corpo della parola è il significato perchè la parola è carne.
Grottesco, crudele, spietato. Un saggio sulla disumanità della vita così responsabile del significato dei nostri corpi/carne. Un film feroce, oltraggioso e compassionevole delle miserie umane.
20-Aug-2023 di Beatrice