DIABOLIK

Antonio ManettiMarco Manetti

1h 51m  •  2021

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Recensione di Beatrice On 26-Jun-2023

Clerville fine anni ‘60

C′è chi segue una religione
C′è chi insegue il primo milione
C′è chi insegue il suo grande amore
E C′è chi insegue la propria fine


La verità
La verità si può cambiare
La verità
La verità si può travestire
Mi dai la caccia
Nei miei occhi e quello che fissi
È la profondità degli abissi


C′è chi insegue la sua occasione
C′è chi cerca d′esser migliore
C′è chi insegue il suo grande amore
E c′è chi insegue la sua ossessione


La verità
La verità la so organizzare
La verità
Se servirà, si può travestire
Mi fido solo
Quando vedo quello che fissi


La profondità degli abissi
La profondità degli abissi
Giorni un pò difficoltosi
Giorni un pò pericolosi


Non aver paura, sai perché


La verità
La verità si può cambiare
La verità
La verità si può travestire
Mi dai la caccia
Nei miei occhi, segui i miei passi
Non vorrei che tu ci trovassi
La profondità degli abissi
La profondità degli abissi


Walter Dorian è sposato con Elisabeth, una donna che vive sola in una villa maestosa. Il marito non c’è quasi mai, fa delle istantanee

apparizioni, il lavoro occupa tutto il suo tempo.

Walter Dorian è la prima falsa identità di Diabolik, un criminale,

assassino dallo sguardo raggelante che impegna la quotidianità della polizia e dell’ispettore Ginko, acuto commissario dal passato torbido.

Albo numero 3: Bellair ( località montana di Clerville)

Eva Kant è una donna che non è al servizio di nessun uomo.

Con una famiglia e un passato che merita un capitolo a parte è una delle donne più belle del pianeta, alla quale la madre, prima di suicidarsi, suggerisce di non fidarsi mai degli uomini.

L’eleganza che la contraddistingue fa impazzire il vice ministro della

giustizia Giorgio Caron, sceso a patti con la malavita sudafricana dalla quale realtà proviene Eva di cui conosce tutto il passato.

Il diamante rosa farà incontrare alla donna Diabolik, già sogno nel cassetto della illuminata creatura il cui cognome deriva, non a caso, dal filosofo di Königsberg.

Eva salverà la vita al suo amato per due volte, prima dalla ghigliottina e poi dall’acerrimo nemico di sempre: Ginko.

Diabolici entrambi diventeranno la coppia più fedele e invidiata del fumetto, sempre aiutati dalla tecnologia, da gas, sostanze, farmaci e sorprendenti false identità.

Se incontrare Diabolik è come incontrare la morte, secondo Ginko,

Eva accederà a nuova vita, ricambiata dall’amore incontrovertibile del genio del crimine.

Nessuno può permettersi di toccarla: i suoi gioielli a forma di serpente le conferiscono un rimando biblico il cui nome non è più affiancato al deludente primo uomo, soppiantato dal raffinato coltissimo, seppur criminale, uomo ideale.

Le geniali sorelle Giussani, omaggiate con devozione dai fratelli Manetti, plasmano un nuovo uomo, un oltre/uomo diabolico che possa proiettare i desideri femminili in un altrove ( Clerville) altrimenti irrealizzabile.

L’una sarà speculare all’altro, per astuzia, prontezza, creatività e spregiudicatezza. Le finalità non saranno mai le ricchezze come

decreta il finale del film: entrambi sono dei proletari del gioco spietato della vita e della morte, coronato da un amore esclusivo e

autosufficiente.

“ O seguo il mio cuore e mi fido o seguo la ragione è ti uccido” dice Diabolik a Eva poco dopo averla conosciuta.

E se Ginko e Diabolik hanno la stessa attaccatura di capelli, il sospetto è che siano intercambiabili, o che si divertano ad alternarsi nei

rispettivi ruoli: ecco il fascino del fumetto!

Tra scopolamina e baci super fake il film dei Manetti, racconta per la prima volta, in modo rigoroso e fedele la storia di Diabolik e Eva Kant, di un eroe e di una eroina “ negativi”, di rottura rispetto al fumetto della tradizione, accusato, ai tempi, di essere diseducativo e

antipedagogico.

Se il re del terrore e il male trionfano, il successo del fumetto lo ha fatto il pragmatismo della coppia, che deve sempre superare delle sfide e raggiungere i suoi obiettivi.

Sebbene possa sembrare tendenzialmente psicopatologico questo

messaggio, del fine che giustifica qualunque mezzo, la Jaguar x type di

Diabolik veicola con grande precisione il ritmo della narrazione avveniristica.

Il nuovo Adamo per Eva può essere solo Diabolik, e la loro folle avventura, accompagnata dal potere sociale di comunicazione del fumetto per campagne quali il divorzio, l’eutanasia, la legge Basaglia, il femminismo, rimangono scolpite nell’enciclopedia del fantasy.

Con questo film i fratelli Manetti celebrano fedelmente i personaggi

compiendo un’ opera di prestigio di 133 minuti: gli occhi e il fascino di Luca Marinelli, l’eleganza e la bellezza di Miriam Leone e l’ironia di Valerio Mastandrea, magistrali nelle rispettive interpretazioni,

coinvolgono lo spettatore nella realtà noir e magica di Clearville, dove la fantasia è costruita con i materiali forniti dalla più cruda realtà.

Questo fumetto nasce come una scheggia impazzita del mondo editoriale nostrano, con nessun intento educativo, pedagogico.

Diabolik è sempre in fuga, è cupo, taciturno, silenzioso, sociopatico: la sua folle avventura trova l’alter ego in una donna emancipata e libera, Eva, per la quale l’unico Adamo possibile è Diabolik, il quale riconosce e sancisce la sua fiducia diventando con lei una vera coppia di fatto che condivide lo stesso rapporto con la realtà.

Tutto è di tutti, il furto diventa solo una provocazione per rivendicare

questo: Eva e Diabolik non sono due accumulatori asserviti al “ discorso del capitalismo”.

Diabolik è un proletario del furto; Diabolik è matematica e fisica applicata.

Il sistema ha generato una malattia, sostengono le sorelle Giussani,

e questa malattia è Diabolik; è fuori dal sistema ma senza sistema non saprebbe cosa combattere.

“Non si illudano, il personaggio funziona ancora, Diabolik avrà ragione di esistere fino al giorno in cui questa società non avrà più bisogno di gente come lui per rilevare le proprie contraddizioni… Non si illudano i benpensanti perché c’è un Diabolik potenziale in ognuno di quelli che chinano il capo davanti al padrone”.

26-Jun-2023 di Beatrice