
Recensione di Beatrice On 27-Jun-2023
La democrazia ha reso tutti uguali e questo è un vero problema: odiano gli stranieri, gli ebrei, i poliziotti, gli omosessuali, tutti coloro che sono considerati colpevoli del destino della nazione. Marina, 20 anni, è una di loro, una vera combattente. Assiste il nonno in ospedale, un uomo che ha un trascorso di grande violenza soprattutto con la madre della ragazza. Lavora in un supermercato come cassiera e ha un fidanzato supernazi ultratatuato, a suo dire tedesco al 100%.
Non esitano ad aggredire stranieri, a terrorizzare i passanti e a fare sesso esplicito non appena hanno raggiunto la giusta eccitazione provocata dalla violenza. Fanno parte di una gang neonazi e un giorno, dopo un incontro sfortunato con due afghani, Marisa prende l'auto e li investe, convinta di averli uccisi.
Qualche giorno dopo incontra uno dei due e scatta in lei un meccanismo di senso di colpa. Inizierà, pertanto, di nascosto, ad aiutarlo mentre continua con le sue scorribande e incontri che fomentano l'indottrinamento.
Nel frattempo, una quindicenne, Svenja, in conflitto con la famiglia inizia a entrare a far parte del gruppo. Marisa, rappresenterà per lei un modello da imitare, mentre alcuni accadimenti susciteranno nella esperta combattente la possibilità di acquisire la consapevolezza delle assurdità di quella ideologia soprattutto rispetto al ruolo femminile. Gli esiti saranno, a dir poco sorprendenti.
Questo film è la tesi di laurea del regista David Wnendt per l'Università di Cinema e Televisione di Postdam-Babelsberg (Germania), il quale dichiara di aver fatto una lungo lavoro sul tema e di aver trovato difficile riuscire a contattare i neonazi; solo dopo lunghe ricerche attraverso i siti web è riuscito ad avere testimonianze dirette. Racconta di aver voluto rappresentare la storia attraverso uno sguardo femminile perché le donne neonazi, molto attive, vivono in realtà una forte contraddizione. Da un lato si avvicinano a questi gruppi per allontanarsi dalle famiglie, comportandosi come gli uomini, ma in realtà i neonazi continuano a vedere la donna al massimo come ornamento durante le loro riunioni o relegate in casa e confinate a fare figli.
Un film con un grande ritmo, esplicito e forte. A tratti ingenuo e didascalico ma decisamente interessante soprattutto per le giovani generazioni.
27-Jun-2023 di Beatrice