BOUND IN HEAVEN

Huo Xin

1h 49m  •  2024

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Recensione di Beatrice On 27-Oct-2024

Fu un amore a prima vista, a ultima vista, a eterna vista.

Inizia dalla fine: You viene arrestata per furto di medicinali e occultamento.

Ha fatto tutto per Zitai, durante un anno e mezzo di relazione, amore e morte.

You è sposata con un uomo violento.

“Non distruggere il mio makeup, gli ospiti sono ancora qui”

Lui la picchia e regala agli ospiti i biglietti del concerto tanto desiderato dalla moglie.

La donna non si arrende, incontra un bagarino che li ha esauriti e nonostante lei gli offra tanti soldi, non li accetta e la conduce in un luogo dove potrà assistere al concerto: la posizione è scomoda lui dovrà sostenerla tenendola per le gambe.

Un gesto d’amore e di generosità sorprendente quello di Tai, tanto più che nei giorni successivi la donna saprà che il ragazzo è un malato terminale a causa di una neoplasia allo stomaco.

Adattamento dall’omonimo romanzo di Li Xiuwen del 2003: una storia d’amore, un viaggio esistenziale di resistenza, di complicità di passione, tra Wuhan e la frenetica Shangai.

You si innamora, abbandona il suo benessere e inizia a seguire i suoi sentimenti, e la magia rarefatta che si crea tra i due.

Tra eros e thanatos la vita li accompagna nell’accettazione dell’amore reciproco che pattuisce la scelta di non morire prima del tempo, Zitai deve attendere la morte naturale, ormai c’è qualcuno che si occupa di lui, You lo ama vuole accompagnarlo fino alla fine.

L’unica richiesta che lei deve soddisfare è non portarlo mai in ospedale e lui non può morire senza condividere quel momento.

Tutto avviene in una metropoli piena di luci, spettacoli, viaggi, pioggia, bagni, multidimensionalità.

Una storia dal ritmo struggente: tra vita e malattia, fisicità e spiritualità, entusiasmo e pericolo, natura e artificio, concentrazione e dilatazione, addizione e sottrazione.

“La relazione tra Xu Zitai e Xia You nel film contrappone l’intimità alla vulnerabilità, la classe sociale, l’estetica, la malattia fisica alla fragilità emotiva,” spiega la regista. “È anche un contrasto tra ambienti urbani e rurali, passione e solitudine e questi contrasti creano inevitabilmente tensione.”

Bound in Heaven è una storia che mostra un amore così profondo e così messo alla prova da implorarti di credere che l’amore è vita. “Non mi sono proposta di fare una storia d’amore, anche se alla base lo è. Quello che volevo esprimere era la mia comprensione dell’umanità e del destino attraverso una relazione romantica, ambientata in un’epoca specifica”, specifica Huo Xin.

Il tempo passa e la scadenza incombe su un corpo messo a dura prova su una verticalità industriale da dove sembra di poter toccare il cielo ma l’unica possibilità è piombare a terra mentre You si allontana con un sorriso commosso e tormentato.

Un amore incondizionato, estremo, irrinunciabile.

Una drammaturgia travolgente: un film per restituire credibilità alla vita seppur precaria e a scadenza, per liberare dalle prigioni emotive, per scoprire il desiderio del tempo da conquistare attraverso quello che rimane della vita, per scendere a patti con l’incombere della morte.

Ho sceso dandoti il braccio almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.

Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.

Il mio dura tutt’ora, né più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.

Con te ho sceso perché sapevo che di noi due le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue.

27-Oct-2024 di Beatrice