
Recensione di Beatrice On 23-Jun-2023
La tossina botulinica è una proteina neurotossica prodotta dal batterio Clostridium Botulinum. È la proteina più tossica finora conosciuta. Botox è il nome commerciale maggiormente conosciuto della preparazione farmacologica che utilizza questa tossina quale principio attivo.
Azar lavora in un studio di chirurgia estetica, la sorella Akram è autistica e il fratello Emad sta imparando il tedesco perché sogna di andare in Germania.
Vivono fuori città e, su suggerimento di un imprenditore del luogo, intendono mettere su una coltivazione di funghi “magici” allucinogeni. Le due sorelle sono d’accordo mentre Emad non intende intraprendere questo investimento.
La naturalezza con la quale organizzano questa produzione è la stessa che rivelano nel momento in cui dovranno occultare il cadavere di Emad, caduto dal tetto in seguito ad una spinta di Akram, spesso umiliata dal fratello. Occulteranno il corpo seppellendolo nel ghiaccio attentissime a far scomparire tutte le prove. Dichiarando la scomparsa del fratello ne fingeranno, attraverso false telefonate, la partenza per la Germania.
Le due sorelle dovranno convivere con il segreto della morte e del business di allucinogeni.
Un esordio entusiasmante quello dell’iraniano ingegnere Mazaheri, che rappresentata in modo esemplare la psicopatologia del crimine, con imprevedibili sorprese nella narrazione nella storia e dei personaggi.
Un noir giocato su un microcosmo di alienazione e immaginazione fuori dal tempo; originale a tratti divertente, soprattutto per il vissuto allucinato della sorella autistica in una società fondamentalmente patriarcale.
La scelta iniziale di inquadrare Akram mentre guarda appassionata Beep beep e Willy il coyote, individua ingegnosamente l’attrazione per un personaggio che è l’allegoria vivente del bisogno: è lungo, magro, malato, ha sempre fame, è povero, sfortunato, senza amici.
La scelta del finale costruito sul colpo di scena, dichiara la rivincita della patologia sulla normalità, con l’astuzia di chi sopravvive con l’istinto naturale e imprevedibile alla autoconservazione.
Una comicità tragica e sagace costruita su un omicidio commesso più o meno inconsciamente e affidato alla coltivazione di miceti dall’effetto assolutamente stupefacente.
Per mali estremi, estremi rimedi, spinti fino al massimo rigore, sono i più validi.
23-Jun-2023 di Beatrice