WHEN IS ENOUGH, ENOUGH?: IL PADIGLIONE DI SINGAPORE ESPLORA L’INTANGIBILE ALLA BIENNALE DI ARCHITETTURA DI VENEZIA DEL 2023
2023
Recensione di Beatrice

E lo fa attraverso sei concetti principali , AGENCY, ATTACHMENT, ATTRACTION, CONNECTION, FREEDOM, INCLUSION, attraverso i quali stimola la riflessione e il punto di domanda…
How do we add not only years to life, but life to years?

Come possiamo aggiungere non solo anni alla vita ma vita agli anni?
How can we make the word INCLUSION obsolete?
Come possiamo rendere obsoleta la parola inclusione?
What if one day, you forget your name?
E se un giorno dimenticassi il tuo nome?
Is there violence in care?
C’è violenza nella cura?
What vantage point allows us to see our blind spots?
Quale punto di osservazione ci permette di vedere i nostri punti ciechi?
Can we find composure in change and chaos?
Possiamo trovare compostezza nel cambiamento e nel caos?
How might a learning environment serve all needs and speeds?
In che modo un ambiente di apprendimento può soddisfare tutte le esigenze e le velocità?
Does encountering nature make human nature more humane?
Incontrare la natura rende la natura umana più umana?
How can we see the old with new eyes?
Come possiamo vedere il vecchio con occhi nuovi?
Could the final outcome be a work in progress?
Il risultato finale potrebbe essere un work in progress?
Does measuring help make better unmeasurables?
La misurazione aiuta a migliorare ciò che non può essere misurato?
How do we design a space for living, for those who are dying?
Come si progetta uno spazio per vivere, per chi sta morendo?
Solo alcuni esempi di domanda per far comprendere l’entità del lavoro messo in atto dagli ideatori e realizzatori di questo sorprendente padiglione.
Per la 18. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia di quest’anno, il Padiglione di Singapore attiva il confronto sui nuovi metodi di misurazione e valutazione dell’intangibile e si chiede esplicitamente: quanto basta? La mostra esplora l’interazione di una comunità con l’ambiente circostante, suggerendo che non è quantificata all’interno di questi criteri; gli edifici e l’ambiente fisico sono progettati e costruiti secondo standard misurabili, quantificabili e graduabili. Inoltre, il padiglione suggerisce che collegando questi due pilastri dell’architettura cittadina, è essenziale ripensare l’innovazione nel design. La mostra chiede come gli architetti possono quantificare i valori incommensurabili dell’architettura: azione, attaccamento, attrazione, connessione, libertà e inclusione.
Guidati dai curatori Ar. Melvin Tan, Ar. Adrian Lai e Ar. Wong Ker How, “QUANDO È ABBASTANZA, ABBASTANZA?” propone come iniziare a misurare questi intangibili. Il pezzo centrale della mostra è The Performance of Measurement Machine, una serie di dispositivi di tracciamento analogico che contrassegnano i dati su rotoli calligrafici alti cinque metri. Ai visitatori viene chiesto di rispondere a sei domande che mettono in risalto le caratteristiche intangibili della città per stimolare la riflessione sui tratti che possono elevare l’ambiente urbano da metropoli incentrata sull’uomo a amatissima metropoli globale. I visitatori sceglieranno la combinazione ideale di caratteristiche per evocare il loro habitat ideale navigando attraverso vari rendering creativi, soppesando le loro scelte e registrando questi valori nel padiglione.
Il semestre della Biennale Architettura 2023 vedrà questo atto di pesare e registrare valori rappresentati sui giganteschi rotoli calligrafici all’interno del Padiglione in una visualizzazione in tempo reale di consenso e contraddizione. La macchina è accompagnata da mostre con 41 domande aggiuntive che invitano i visitatori a fermarsi e conoscere meglio la ricerca condotta dagli studi di architettura coinvolti nel Padiglione e i loro sforzi per misurare gli intangibili mentre esplorano i campi del design per la demenza e la neurodiversità, il rewilding, la biodiversità , nutrizione e ecosistemi biomimetici.
Insieme a studiosi e architetti il cui lavoro si concentra sull’agire, l’attaccamento, l’attrattiva, la connessione, la libertà nella città e l’inclusione, sono state sviluppate una serie di mostre e domande di discussione. Il Padiglione di Singapore esamina le strategie progettuali che raggiungono questi sei obiettivi, rivelando ostacoli e incongruenze ed evidenziando approcci per affrontare le varie preferenze e i problemi che ne derivano. In tutta la mostra, i dati empirici raccolti dalla Values Measurement Machine forniranno una panoramica di come trasformare i tratti intangibili in fatti per aiutare le persone a comprendere l’importanza di sviluppare standard inclusivi dal basso verso l’alto. L’esperienza del Padiglione funge anche da invito per i visitatori a considerare quanto impegno è necessario per realizzare gli obiettivi che hanno per le loro città.
“QUANDO BASTA, BASTA? The Performance of Measurement” propone che una società giusta dipenda dai suoi membri che danno costantemente un senso a interessi, valori e significati in competizione, in particolare in città sempre più diverse e multietniche. Il Padiglione di Singapore consente ai visitatori di immaginare gli aspetti intangibili per loro significativi nel proprio paese e il ruolo che gli architetti e il pubblico svolgono nel creare e portare a compimento questa realtà.